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Cronaca

Il trapper Elia17Baby condannato a dieci anni di reclusione per tentato omicidio sulla spiaggia di Olbia

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Condanna per il trapper romano Elia17Baby, nome anagrafico Elia Di Genova, a dieci anni di reclusione con l’accusa di aver accoltellato e tentato di uccidere un ragazzo lo scorso anno sulla spiaggia di Marinella a Olbia.

Elia17Baby: il processo

La vittima, presente in aula, è rimasta paralizzata e costretta su una sedia a rotelle dall’incidente. Gli avvocati del trapper, Elia17Baby, continuano a dichiarare il loro cliente innocente, annunciando l’intenzione di voler presentare un ricorso

Nel corso del processo, il pubblico ministero Nadia La Femina aveva richiesto otto anni di reclusione per Di Genova. Tuttavia, il giudice Claudio Cozzella ha deciso di aumentare la pena a dieci anni in primo grado. Dopo aver trascorso un periodo di tempo in carcere, al trapper Elia17Baby sono stati concessi gli arresti domiciliari. Gli avvocati di Elia Di Genova hanno accolto la decisione con soddisfazione, sottolineando che dimostra l’intenzione del giudice di stabilire accuratamente la dinamica dei fatti, senza sottovalutare la gravità dell’episodio e la responsabilità effettiva del loro cliente, che si è sempre dichiarato innocente.

Le accuse di tentato omicidio

L’episodio di tentato omicidio sulla spiaggia di Olbia risale al 14 agosto dello scorso anno. Secondo la ricostruzione fornita dall’accusa, due gruppi di ragazzi avrebbero iniziato a discutere dopo aver trascorso la serata in un locale. A quel punto, Elia Di Genova, armato di coltello, si sarebbe avvicinato al 35enne e gli avrebbe inferto una coltellata alla schiena, provocandogli una lesione alla colonna vertebrale. Il trapper avrebbe cercato di fuggire, ma è stato arrestato poco dopo dalle forze dell’ordine mentre si trovava in un albergo.

Nonostante la condanna di primo grado, Elia17Baby continua a proclamare la sua innocenza, e i suoi avvocati sono determinati a presentare un ricorso per far valere le loro argomentazioni difensive.

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