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Febbre di Lassa: morto un neonato in Gran Bretagna, si teme un focolaio.

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Febbre di Lassa: morto un neonato in Gran Bretagna, si teme un focolaio.

Morto in Gran Bretagna un neonato per febbre di lassa. È solo l’ennesima vittima che questo virus miete nel territorio britannico. Altre due persone facenti parte del nucleo familiare del neonato sono risultate infette: le autorità sanitarie temono ora un focolaio.

Il ritorno di questa malattia in Gran Bretagna dopo 13 anni e la paura aumenta sempre di più.

Sono tre i casi confermati finora.

In Gran Bretagna sono stati confermati tre casi di febbre di Lassa e gli esperti dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria (UKHA) stanno monitorando centinaia di persone per prevenire la possibilità di trasmissione di questo virus simile all’ebola.

Ma cos’è la febbre di Lassa? E soprattutto, come si trasmette?

Epidemie simili si sono verificate in Nigeria, Liberia, Guinea, Togo, Benin, Ghana, e Sierra Leone. Alcuni casi sono stati importati negli Stati Uniti, in Germania, in Svezia, e nel Regno Unito.

La febbre di Lassa è un virus simile all’ebola (quindi “trasportato” dai topi) e si trasmette attraverso l’esposizione a cibo o oggetti domestici con urina o feci di ratti Mastomys infetti.

Per quanto riguarda i sintomi della Febbre di Lassa, diversamente da altri virus del gruppo delle FEV, la patologia si manifesta in modo molto graduale e l’incubazione può raggiungere anche i 21 giorni. Per le altre tipologie di FEV, invece, i tempi medi di incubazione sono di 1-9 giorni.

Nello specifico, secondo quanto viene riportato dall’ISS, i sintomi principali della malattia sono diversi : cefalea; febbre; tosse secca; difficoltà ad assumere cibo; mialgia; nausea; vomito; diarrea; dolore toracico intenso; faringodinia con essudato tonsillare.

Come si può prevenire la Febbre di Lassa?

Per prevenire il virus sono raccomandate precauzioni universali, incluso l’uso di attrezzature preventive personali e altre misure per l’isolamento aereo, ( come ad esempio l’uso di occhiali protettivi, maschere ad alta efficienza) e la sorveglianza dei contatti durante il trattamento dei pazienti con febbre di Lassa.

Non esiste ancora un vaccino, quindi è necessario utilizzare ogni tipo di prevenzione esistente.

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