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Letteratura

“Multiperso” e “Statue linee” sono i primi due volumi della collana Glossa

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Pièdimosca edizioni annuncia oggi l’uscita dei primi due volumi della collana Glossa: l’antologia di microfinzioni “Multiperso” e “Statue linee” di Marco Giovenale.

La collana Glossa

La collana Glossa, diretta da Carlo Sperduti, è definita come “una collana a margine”, include tutti quei testi brevi e sperimentali che non trovano spazio nel panorama editoriale odierno.

Prose che non superino la misura di 2.500 battute ciascuna e che, complessivamente, non vadano invece oltre le 100.000; “Glossa sceglie la forma brevissima” si legge sul sito di Pièdimosca edizioni, “in quanto campo privilegiato di ricerca, sospensione, deragliamento, mistero, esattezza, stile, densità, spostamento”.

Multiperso

Il multiperso è un “luogo virtuale”, un blog curato da Marco Sperduti dedicato a prose brevi e microfinzioni. “Se cercate obiettivi, scopi motivazioni, senso, smettete di leggere”, è scritto nella pagina che descrive il sito web “il multiperso appartiene alla categoria delle cose che si fanno perché sì. Non si limita ad avere secondi fini: gli mancano anche i primi.

La raccolta appena uscita per Pièdimosca edizioni presenta una selezione di microfinzioni apparse sul blog. Questa la quarta di copertina:

Contenere moltitudini non è contraddizione. Contraddirsi non è contraddirsi. La letteratura non è una: il singolare è bandito. Non c’è letteratura. Soprattutto non c’è Letteratura. Ci sono letterature: impossibile contarle. Si può imboccare una via. Se ne possono imboccare molte. Ci si può soltanto perdere. Se non ci si perde, si rischia di arrivare. Di conseguenza: la tentazione di stare, la letteratura, la Letteratura. Il multiperso non sta. Nel multiperso ci si sposta.

Le microfinzioni contenute nel volume sono firmate da: Gaetano Altopiano, Manuela Boz, Marta Bracciale, Andrea Bruccoleri, Niccolò Brunelli, Alessandro Busi, Gunther Maria Carrasco, Massimo Gherardo Carrese, Francesca Chiappalone, Fiammetta Cirilli, Angelo Nge Colella, Cristina Costantini, Cristò, Emma de Angelis, Luigi di Cicco, Dario Faggella, Stefano Ficagna, Arianna Fiore, Marco Giovenale, Alfonso Lentini, Giovanni Locatelli, Eda Ozbakay, Marco Parlato, Cristina Pasqua, Francesca Perinelli, Antonio Francesco Perozzi, Dario Rivarossa, Livio Satoro, Antonio Sinisi, Ivan Talarico, Stefano Tarquini, Damiano Torre, Antonio Vangone, Cristina Venneri e Luca Zanini.

Statue linee

Il vento ha fatto scoppiare le antologie, che adesso perdono in direzione sud, sud-ovest. Le intossicazioni saranno gravissime.”

Il secondo volume della collana è invece firmato da Marco Giovenale. La quarta di copertina recita:

Piccole statue testuali sfuggono in linee e diramazioni. Friabili, gesso. Prose contrarie al gigantismo e alla permanenza si assottigliano fino al paradosso, giocano con doppie negazioni, passaggi deviati, finte, colpi di scena. E se i materiali sono del tutto concreti, come mosche, latte, scalinate, uova, scarpe, basiliche, bic, neoprene, stetson, scorpioni, pepe e pernod, tutto può smaterializzarsi da una frase all’altra. Svolte di sintassi sono svolte dello sguardo: e quel che prima era materia, utensileria muji, visibile, diventa appena un’allegoria

Quale dei due volumi vi attira di più? Fatecelo sapere nei commenti!

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