La procura di Roma ha deciso di impugnare la sentenza con cui il tribunale aveva assolto un collaboratore scolastico dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di una studentessa minorenne
Impugnata la sentenza che aveva assolto il bidello
Nell’udienza dello scorso 7 luglio, i giudici avevano respinto la richiesta del pm di condannare l’imputato a tre anni e quattro mesi di reclusione, ritenendo che l’atto, consistente nel palpeggiamento dei glutei della giovane per “una manciata di secondi”, fosse stato solo una “manovra maldestra ma priva di concupiscenza”.
Tuttavia, la procura ha ritenuto che i giudici abbiano interpretato in modo non adeguato la situazione e ha quindi deciso di presentare ricorso in appello. Il ricorso si basa sulle dichiarazioni della diretta interessata, la quale ha descritto il palpeggiamento come un’azione più intrusiva, e sulla testimonianza di un’amica presente al momento dell’episodio, che ha confermato una durata più lunga dell’atto.
La procura sottolinea che non è la durata dell’azione a definire se sia una molestia o meno, ma l’atto in sé resta una violenza. Il ricorso sarà valutato dalla Corte d’Appello, che dovrà decidere se confermare o modificare la sentenza di primo grado.
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