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Cronaca

Russia e Occidente: i rapporti si deteriorano sempre di più

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La guerra in Ucraina continua e i suoi numeri sono sempre più sconvolgenti: dopo 118 giorni di guerra, sarebbero oltre 12 milioni le persone in fuga dal conflitto, 34.000 i militari russi uccisi e 1,2 milioni i civili ucraini deportati dai russi; di questi, 240.000 sarebbero i bambini e 2.000 gli orfani.

Non si ferma la corsa alle armi

La Russia” dice Zelensky, in un video pubblicato su Telegram “è un male che può essere placato solo sul campo di battaglia”. La Germania, come testimonia l’elenco delle armi inviate a Kiev, elenco pubblicato online per “seguire la pressi dei più stretti alleati come gli Stati Uniti”, è ben decisa a rimanere al fianco dell’Ucraina sul campo di battaglia – Berlino ha infatti inviato le prime unità di obici semimoventi, veicoli militari chiamati anche “cannoni semimoventi”.

Nel frattempo la Russia annuncia che il super-missile intercontinentale Sarmat sarà operativo entro la fine dell’anno: secondo il ministero della Difesa Russo, il missile – testato ad aprile scorso – sarebbe “capace di penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura”.

Secondo Putin il super-missile sarà una garanzia per la Russia e, dice, “farà riflettere coloro che ci stanno minacciando”.

I rapporti tra Occidente e Russia si deteriorano sempre di più

Secondo Mosca, la guerra in Ucraina, ancora eufemisticamente definita, a dispetto delle evidenze, come una “crisi”, sarà molto lunga: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha aggiunto che l’Occidente, nel corso di questa “crisi” avrebbe mostrato il suo vero voto. “Noi” ha concluso “non ci fideremo mai più”.

I rapporti tra il mondo libero e la Russia sono sempre più tesi: oggi l’ambasciatore italiano in Russia è stato convocato a Mosca dal ministero degli esteri russo. Nel frattempo, Scholz ribadisce che la Germania è favorevole alle sanzioni: “Fanno male anche a noi e alle nostre imprese” ha dichiarato “ma sono giuste. Libertà, democrazia e solidarietà hanno un prezzo, e siamo disposti a pagarlo.”

La reazione dell’Occidente alla crisi alimentare ed energetica

L’Unione Europea si dice “pienamente impegnata a collaborare con i suoi partner globali” per adottare una serie di misure al fine di evitare le peggiori conseguenze sulla sicurezza alimentare. Il Consiglio Europeo ha dichiarato che “La guerra di aggressione ingiustificata, non provocata e illegale della Russia contro l’Ucraina ha drammaticamente aggravato la crisi della sicurezza alimentare”.

Non è l’unica conseguenza che l’Occidente deve prepararsi a fronteggiare: gli Stati Uniti sono infatti al lavoro con i propri alleati per imporre un tetto massimo al prezzo del petrolio russo. Janet Yellen, segretario al tesoro, ha spiegato che “Stiamo parlando di limiti di prezzo o di un’eccezione di prezzo che rafforzerebbe le restrizioni energetiche recenti e proposte da Europa, Stati Uniti, Regno Unito e altri, che abbasserebbero il prezzo del petrolio russo e deprimerebbero le entrate di Putin, consentendo al contempo la fornitura di petrolio”.

Cosa sta succedendo in Ucraina?

In Ucraina la guerra sul campo, intanto, non si ferma: Kharkiv è stata infatti colpita molto duramente dai missili russi. Secondo il governatore Oleh Synyehuboc ci sarebbero diversi feriti, tra cui tre bambini.

Nella regione filorussa di Kherson, il vicecapo filorusso dell’ammistrazione locale, Kirill Stremousov, ha dichiarato che in autunno sarebbe previsto un referendum per l’annessione della regione a Mosca.

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