Parole molto dure quelle riservate alla sinistra da Domenico “Mimmo” Tuccillo, ex sindaco di Afragola, in relazione alla questione riforma della giustizia. “Quelli del Nazareno” scrive infatti Tuccillo in un lungo post su Facebook “sono stati soltanto capaci di farsi ‘scippare’ dalle mani il biglietto vincente da parte dei più lesti avversari”.
Le argomentazioni di Nordio
Perché Tuccillo scrive questo? Secondo l’ex sindaco la reazione di Nordio sarebbe semplicemente stata “la denuncia sacrosanta della deriva presa nel nostro Paese dal potere giudiziario” e la necessità di “ricalibrare funzioni e poteri della magistratura” in virtù dei “principi costituzionali”.
Nordio, spiega ancora nel suo post Tuccillo, con i suoi commenti ha prevedibilmente difeso le sue proposte – il completamento del passaggio dal sistema inquisitorio a quello accusatorio, avviato nel 1988; la separazione tra le carriere di PM e giudici; la revisione dell’obbligatorietà dell’azione penale; rendere responsabili i titolari dell’accusa delle loro decisioni e porre sotto la responsabilità diretta della procura la segretezza delle intercettazioni. “Cose note quasi a tutti, quasi ovvie, ma sui cui la politica, la troppo pavida politica, ha sempre glissato. Cose che per la prima volta dopo anni, anzi, dopo qualche decennio” continua “un ministro della Giustizia […] ha avuto il coraggio di chiamare col proprio nome, dicendo pane al pane e vino al vino, a difesa soltanto della oltraggiata attività giuridica dell’Italia”.
Tuccillo: “E la Meloni ringrazia!”
Un compito, scrive ancora infervorato Tuccillo, di cui si sarebbe dovuta far carico la sinistra italiana che invece si è lasciata “scippare” da questa destra. Il PD viene definito dall’ex-sindaco come un partito “riformista a chiacchiere”.
“Come ha reagito il principale partito della sinistra alle impeccabili argomentazioni del ministro? Facile, molto facile: associandosi al coro giustizialista dei 5 Stelle contro Nordio – servendo alla destra su un piatto d’argento la tutela tra il primo tra i diritti individuali: quello della difesa della integrità della persona e della sua immagine pubblica. Niente male, davvero” chiosa amaramente Tuccillo, concludendo “per un partito che ha fatto in questi anni della difesa dei diritti la sua principale bandiera… e la Meloni ringrazia!”
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